Se non ora quando
Fra sette anni avrò sessant’anni.
Non mi appartengono.
Appartengono al mio corpo, non alla mia mente.
Io mi sono fermata molto prima, forse a quaranta.
È difficile spiegare.
La vita scorre ma ti scorre sopra, tu pensi di essere ferma, che avrai tempo, avrai modo, avrai fame, avrai natali e vacanze estive.
Quest’estate i miei capelli sono lunghissimi, come quelli delle adolescenti.
Non sono appropriati a una donna della mia età, dice qualcuno.
Io non li taglio.
Li lascio lunghi e faccio spesso la treccia da una parte.
A destra, che si appoggia sulla spalla.
E metto i jeans corti, con le cosce fuori.
Lo vedo che non sono più toniche e sode.
Le vedo dall’alto, un punto di vista impietoso.
Ma me ne frego e li metto ugualmente.
Perché fra sette anni non voglio avere rimpianti.
Quante volte riguardando le foto degli anni passati ci siamo scoperte belle, e mai ce ne eravamo accorte prima.
Ecco, io metto i jeans corti come prevenzione di eventuali futuri rimpianti.
Alle donne viene chiesto di essere sempre oggetto del desiderio.
Invecchiare non è previsto, non è accettato, non è ben visto.
Non solo dagli uomini, anche dalle altre donne che ci guardano, spesso e soprattutto non lo accettiamo noi.
Fra sette anni avrò sessant’anni e chissà se mi sarà data la possibilità di compierli.
Nel frattempo mi prendo cura di me, di un corpo che segue il tempo, di una testa che sicuramente ha elaborato esperienze e di uno spirito ribelle che è rimasto indietro e rincorre per mettersi in pari, poi si distrae, si siede al tavolo di un bar e picchiettando le dita sul vetro del bicchiere tiene il ritmo della canzone che passa in radio.
Quest’estate indosso canottiere e lascio fuori quella parte di braccio che i miei figli da anni pizzicano per sentire quanto è diventato morbido.
Sono anni che lo copro con camicie dalle maniche arrotolate.
Adesso basta.
Guardatelo.
Racconta la mia storia.
Fra sette anni avrò sessant’anni e la vita me la mangio.
Non so se anche questo farà ingrassare.
Certo è che alla fine di questo pranzo a tempo, mi voglio sentire sazia, non bella.
Irene Renei
www.donnechepensano.it